Dove nascono le scintille della nostra curiosità? davanti alla stessa scena due persone possono nutrire domande profondamente diverse. Allora poi torniamo indietro a cercare di capire cosa ci ha fatto appassionare a temi specifici, cosa ci ha sensibilizzato su alcuni temi piuttosto che altri. Il punto non è tanto da dove derivino le nostre propensioni, ma che cosa ce le ha fatte sviluppare. Ci sono un sacco di argomenti e ambiti con i quali sono stato a contatto, che mi hanno appassionato, ma poi ho preso altre strade. ecco, quelli sono i semi delle nostre domande. le passioni che incontriamo e che non riusciamo a soddisfare appieno o nelle quali vediamo mondi meravigliosi che gli altri fanno fatica addirittura ad immaginare.
Non possiamo essere sempre felici, se no non lo saremmo mai, oppure non riusciremo mai a distinguere la felicità dalla normalità. Ci possono essere dei periodo felici, ma ecco qui si parla di un intervallo temporale, di una media insomma. Di uno strano fattore che non è solo la somma degli istanti, ma è qualcosa di più ampio. Ecco, forse la sensazione di un momento felice è una strana entità matematica data dalla somma degli istanti vissuti, che può valere di più di ogni suo singolo istante, una sorta di media che però considera da dove siamo partiti e dove andremo e che può variare nel breve futuro, giusto per capire se è una felicità solida o semplicemente illusoria.
Giocare a carte sul balcone col sole sa tanto di estate, di mare, di noia e di leggerezza. Ci hanno fregato davvero quando ci hanno tolto la noia, quando ci hanno fatto vedere che quel tempo in cui ci annoiavamo si poteva usare per fare altro di più produttivo, di sempre utile. Invece a volte l’inutilità e la noia, se non abusate, possono essere all’origine delle nostre nuove idee.
“…E nel tuo cassetto un libro letto e una Winston blu…”