ma non sapevo quando

tratta da flickr.com dall’album di “Stefano Tranchini”

M. e T. . Esistono delle notizie che ti aspetti, ma non sapresti dire quando. O è  presto o sarebbe dovuto succedere molto tempo prima. Non so mai come comportarmi in questi casi, perchè tante volte qualcosa che ci sentiamo dentro o siamo noi i primi a non capirlo, o sono gli altri che non capiscono noi. In che mondo vivi? Le notizie e i fatti si snodano anche nel tempo, evolvono e importa quando avvengono, ma in quale dimensione hanno più importanza. L’atto o la potenza? Premeditare un omicidio e poi mettere in atto il piano.

quella visuale sul muro ti dava sicurezza. quella cartolina ti faceva andare un po’ lontano da dov’eri. quei quadri ti ricordavano tempi e visi passati. un mondo che ora non c’è più. tutto cambia e in quei colori e quelle cornici ci stava un po’ di quel passato. nessuno si sarebbe mai chiesto se il significato era quello. la semplicità di quel piatto ti aveva aperto il cuore. era tutto perfetto. lo sarebbe stato poi. ancora di più.

E’ una strategia di uscita troppo veloce. E’ come se avessi la garanzia che oltre ad un certo livello non esco poi più. Il problema è che risulta essere faticoso passare ed entrare in quei primi livelli. Sviluppare la propria vita con troppe garanzie comporta sì una sicurezza maggiore, ma da un altro lato pure una debolezza strutturale. Da un certo punto di vista chi perde più spesso – e sa perdere bene – impara molto di più. E la maledizione dell’eterno numero due, passano i vari campioni e tu rimani sempre là in classifica. fisso. due. Per la storia sarai tu il migliore, ma sul momento tutti ricorderanno solo la medaglia d’oro.

“…respiravamo piano…”

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