buon Natale

tratta da flickr.com dall'album di "Ben Millett "

questa sera su rai 2 trasmettevano il film della Pixar, Ratatouille. Dopo Wall-e, trovo che sia il più poetico dei lungometraggi disney-pixar. Come raramente accade ho potuto davvero gustarmelo, seduto sul divano, rilassato senza troppa fretta.  Così dopo che lo hai già visto, rivisto e commentato, rivederlo con tranquillità ti lascia tutto il gusto di quando da bambino ti raccontano le fiabe: sai già come vanno a finire, ma ti piace ascoltarle.

Ogni volta che vedo Ratatouille mi colpisce molto il discorso di Ego, la parte che più mi affascina è

“Chiunque può cucinare!”, ma ora, soltanto ora, comprendo appieno ciò che egli intendesse dire: non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque.

Così poi penso alla mia vita, a tutti i giorni. E vedo che questo insegnamento così elementare troppo spesso ce lo dimentichiamo. Facciamo associazioni di idee frettolose. E non ci stacchiamo mai di dosso quell’idea che il mondo ha comunque una sua forma, e come tale va rispettata. Remì è un topo, è ciò che di più lontano c’è dall’alta cucina, ma nulla vieta che lui ne possa sapere. Alle volte i tesori si trovano nell’unico posto in cui mai cercheremmo.

Alle volte educarci a qualcosa di alto e ricercato è difficile, ci vuole costanza, passione e determinazione. Lasciarsi scoraggiati a vedere gli altri che ce la fanno e noi no è frustrante. Il fatto è solo che dobbiamo capire chi siamo noi, per cosa siamo più portati e farcela. Ego ci spiega davvero l’anima di quella semplice frase, che più spesso di dovremmo sentire dire. E non è che tutti possiamo fare tutto, è un falso mito l’opposto. Ci illudono e poi. Invece la verità è che qualsiasi cosa può essere fatta da chiunque di noi, ed è diverso.

“…Natale allo zenzero, presepe allo zenzero, tanti auguroni allo zenzero…”

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